Il punto Brillante: weekend calcistico in pillole
Dopo l’emozionantissima settimana dedicata alle Nazionali, ritornano in campo i club. Ecco un riepilogo del weekend.
- 29 gol segnati in Serie A, 33 in Premier, addirittura 34 in Bundesliga in 9 partite. Appena 27 in Liga ma solo perché non c’è più “cierresette”.
- La Serie A apre con la capolista Juve sul campo della bestia nera Atalanta. 3-1 dei bianconeri che dunque interrompono la serie di sconfitte contro i bergamaschi che durava dal 2001.
- Ennesimo successo senza soffrire, quindi, per la Juve, ancora una volta danneggiata dagli arbitri che hanno regalato un rigore alla Dea, hanno pensato per qualche minuto di annullare il gol a Higuain, hanno perso tempo andando al Var per un mani di Emre Can inesistente ed infine hanno rischiato di interrompere l’azione dell’1-2 per un mani sempre inesistente di Cuadrado. Bravo Rocchi.
- Infuriato come sempre Gasperini in sala stampa: “Non era rigore per noi, per questo l’ho fatto tirare a Barrow e non a De Roon, Pasalic e Gomez. Se ci davano quel rigore di Emre Can l’avrei fatto tirare a Gollini”.
- Rimane in scia l’Inter nonostante il lungo periodo di astinenza da gol di Lukaku, sempre più candidato al premio di pacco dell’anno.
- Ko per Barella. Si vocifera che non abbia seguito le indicazioni del Kamasutra Conte e che in settimana avesse fatto l’amore con la propria donna in una posizione scomoda.
- Continua a sognare il Toro di Mazzarri. Un sogno chiamato salvezza. O panettone nel caso del buon Walter.
- Sul podio è testa a testa tra le due squadre gemellate, la Lazio e la Roma.
- La Lazio vince all’ultimo minuto contro il Sassuolo, la Roma vince contro l’ultimo della classe, il Brescia.
- Per il Sassuolo si è sentita l’assenza di Berardi, per il Brescia si è sentita l’assenza di Balotelli. “Il nero che sta lavorando per schiarirsi“, secondo il Nelson Mandela del terzo secolo, alias il presidente Cellino.
- Pareggio divertentissimo tra le due squadre più in forma del momento, Lucchese e Albinoleffe, ovvero Milan e Napoli. Un punto che lascia Pioli e Ancelotti a debita distanza dalla zona retrocessione ma più vicini alla zona “reddito di cittadinanza”.
- Entrambi i gol messi a segno da Ibrahimovic, neo acquisto di entrambe.
- Seriamente, da segnalare la gioia di Callejon, Insigne, Allan e Koulibaly al gol di Lozano: tutti ammoniti per eccesso di esultanza.
- Pareggio per 2-2 nel derby emiliano. Un X scritto sin dalla domenica mattina, che stava andando in fumo perché i calciatori in campo se ne erano dimenticati. Per fortuna che sull’ultimo corner si sono ricordati ed hanno lasciato Dzemaili libero di calciare e fare 2-2. In ogni caso forza Mihajlovic sempre.
- Si conferma la rivelazione di questo campionato il Verona di Juric. Di Carmine regala vittoria e sorpasso alla Fiorentina. Spettacolare l’azione del gol, roba che se l’avessero fatta Dybala e Ronaldo, avrebbero fatto una trasmissione straordinaria a reti unificate Rai-Sky-Mediaset-La7-Dazn.
- Per la prima volta la Samp di Ranieri è fuori dalla zona “rossa”. Contro l’Udinese decide il solito Quagliarella, sempre più oggetto di bestemmie dei fantallenatori italiani.
- Pareggio bellissimo tra Lecce e Cagliari. Il 2-2 è stato emozionante quasi quanto l’abbraccio da innamorati tra Olsen e Lapadula, spediti anzitempo a fare la doccia per avere un’intimità maggiore.
- Da condannare il ricatto dei tifosi del Lecce a quelli del Cagliari dopo il primo rinvio “Noi vi ospitiamo, ma al ritorno dormiamo un paio di notti da voi in Sardegna e ci portiamo anche le nostre mogli“.
- Chiusura della Serie A con un altro pareggio: telefonato. Spal e Genoa si preparano al prossimo campionato cadetto con un simpatico 1-1. In gol Sturaro che ora vale 55 milioni.
- Capitolo Premier: il Liverpool continua a vincere negli ultimi minuti. Ben 6 i successi ottenuti negli ultimi 15 giri di lancette da ottobre ad oggi. Finora i Reds hanno perso solo una partita ufficiale, contro quella squadra che non va in ritiro. +8 sulla rivelazione Leicester, +9 sui campioni in carica del City, +11 sul nuovo Chelsea post-ex-comandante e soprattutto +19 su Arsenal e +20 su Man Utd e Tottenham.
- Da segnalare il ritorno di Mourinho con vittoria ed il non ritorno al gol di Pepe, quello con i procuratori con le mozzarelle. Finora un solo +3 in 11 presenze.
- Capitolo Bundesliga: perde il Monchengladbach, si ricompatta la vetta con 8 squadre in 5 punti. Alla fine vincerà sempre il Bayern perché se la capolista perde 2-0 con l’Union Berlino, se il Dortmund va 0-3 sotto in casa con il Paderborn che aveva 4 punti in 11 partite e l’Hoffenheim perde 1-5 in casa contro il Mainz … non può esserci un finale diverso.
- In Germania da segnalare solo che Lewandovski non ha segnato. Finora 16 gol in Bundes e 6 in Champions per lui. Pochetti.
- Capitolo Liga: vincono Barca e Real in attesa dello scontro diretto del 28 dicembre. Dietro rallenta l’Atletico Madrid, sorpassato al terzo posto dal Siviglia di Banega. E mentre in Italia Lazio e Roma si contendono il podio, in Liga il Bilbao e la Sociedad si dividono la quinta posizione. Per i “rimandati” in geografia, parliamo di due squadre dei Paesi Baschi, da non confondere con i Paesi Bassi.
- Capitolo Francia: nel campionato più noioso e scontato d’Europa, il Psg già è a +9. Icardi continua a segnare, Cavani ha già prenotato l’hotel Vesuvio per la presentazione al Napoli, il Marsiglia è secondo in classifica e l’Angers è terzo. Ed è sufficiente sapere che l’Angers è terzo per capire il livello.
- Altri campionati: in Olanda l’Ajax è già a +6, in Portogallo solito duello Lisbona-Oporto con il Benfica a +2, in Ucraina lo Shakhtar è addirittura a +13, in Belgio guida il Brugge a +6, sempre lo Zenit in vetta in Russia (+5), mentre in Austria e in Svizzera comandano ancora Salisburgo e Young Boys. Sorprese in vetta in Danimarca con il Midtylland a +7 e in Turchia con il Sivaspor a +2, mentre Paok ed Olympiakos si dividono la testa della classifica della Grecia. Chiusura romantica: in Scozia dopo tanti anni, Celtic e Rangers sono appaiate a pari punti in vetta alla classifica.
Stasera torna in campo la Champions. Continua il duello tra le 31 squadre per guadagnarsi l’accesso alla finale di Istanbul contro la Juve.